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When Passion Becomes a Business

Guadagnare con le Storiche - il caso HERO
Quando la passione diventa business - Dal Rimessaggio agli Eventi
Gli enthusiast richiedono servizi sempre più articolati e personalizzati. Ecco un caso da manuale di professionisti che hanno deciso di rispondere a queste
esigenze, trasformando l’amore per l’automobile in attività in forte espansione
Testo di Luca Pezzoni

When Passion Becomes a Business


Unire la passione al business e ottenere piccole o grandi soddisfazioni sembra possibile. A dimostrarlo con i fatti è proprio una iniziativa avviate nel campo dei servizi per auto storiche che sono riuscite a mantenere i conti in attivo combinando l’utile al dilettevole. Ieri, 400 affiliati e un normalissimo club, oggi piattaforma multieventi e multiservizi con 10.000 associati, una realtà capace di mixare sapientemente passione e aspetti finanziari e logistici legati al sempre più articolato mondo delle classiche.
In questi pochi ma eloquenti dati risiede la rapida ascesa di Hero, acronimo di Historic Endurance Rallying Organization, con sede a Londra e soci fondatori di origine italiana. Si tratta di una piattaforma ormai collaudata che, oltre alla organizzazione di competizioni storiche, offre una serie di servizi per i soci, proprietari o appassionati, tra cui noleggio delle automobili della propria collezione (una ventina di “pezzi” interessanti, dalla Riley Brooklands del 1930 alla Lancia Delta Integrale del 1990) per partecipare a gare di regolarità; store online; assistenza nel trasporto; manutenzione e rimessaggio in garage specificamente attrezzati dislocati in tutta Europa; polizze assicurative e così via. Da semplice club, insomma, ad azienda internazionale con un fatturato considerevole.



La storia di Hero colpisce in particolare per la crescita continua in termini di soci. “Siamo partiti rilevando un piccolo club con 400 iscritti, ma io e il mio socio Tomas De Vargas Machuca avevamo in mente un percorso strategico da perseguire: sviluppare una piattaforma di attività intorno alle classiche rispettando la passione dei nostri soci e dei possibili clienti attraverso rigorosi criteri professionali sia nella fornitura di servizi sia nella gestione imprenditoriale” dice Patrick Burke, italiano residente a Londra dai primi anni 2000. “Certo, ci ha aiutato aver fatto precedenti esperienze di business, io come imprenditore e gestore di fondi di investimento, il mio socio in banche d’affari come UBS. Così abbiamo fatto sempre un passo alla volta e valutato dove aveva senso investire, ma tendendo sempre fermo un concetto chiave: la qualità”.
I clienti di Hero non sono solo ricchi industriali o calciatori residenti a Londra, ma anche molti professionisti o persone “normali” (la metà inglesi, il resto da Europa, Estremo Oriente e Stati Uniti), che dedicano tempo e risorse, magari le vacanze, a questa passione. “Ci sono oltre 3 milioni di possessori di auto classiche in Europa che generano un giro d’affari complessivo intorno ai 15 miliardi di euro. Credo che ci sia spazio per consolidare la crescita: ai nostri eventi ormai partecipa una media di oltre 500 persone e la nostra Londra - Lisbona 2017, per esempio, è già oggi è fully booked” racconta Burke. Per ampliare il giro d’affari i due imprenditori si sono buttati anche sulle consulenze e sui servizi, inaugurando una nuova linea di prodotti assicurativi dedicati alle storiche. “Ogni cosa che facciamo o vendiamo deve lasciare contento il cliente: la buona reputazione è il miglior marketing possibile…”.
Se business e cura delle relazioni rimangono le parole chiave, non manca un occhio di riguardo alla formazione e alla “vita associativa”: sono previste anche giornate di avvicinamento alle classiche per spiegare cosa significhi possedere e mantenerne una, con particolare attenzione ai giovani, con tariffe scontate e pacchetti “padre e figlio” per trasmettere la passione di generazione in generazione.

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